Il Piano Annuale Inclusione dev’essere stilato da tutte le scuole entro giugno e riguarda tutti gli alunni con un Bisogni Educativi Speciali

Come previsto dalla C.M. n. 8/13 , il Gruppo di Lavoro per l’Inclusione (GLI) presente presso le scuole deve provvedere all’elaborazione di una proposta di Piano Annuale per l’Inclusività (PAI) riferito a tutti gli alunni con BES, da redigere al termine di ogni anno scolastico, entro il mese di Giugno…

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Non di rado nelle scuole esistono prassi inadeguate riguardanti i colloqui tra docenti di sostegno e genitori.

Cosa prevedono le norme?

Un momento significativo di confronto tra insegnanti e genitori è certamente il periodico incontro in occasione
dei colloqui individuali. In tale occasioni essi possono discutere di persona dell’andamento scolastico degli alunni, nonché del più generico percorso formativo, dei comportamenti, degli apprendimenti, del loro atteggiamento verso la scuola ecc.

La finalità dell’incontro è promuovere sinergie e unione di intenti sui bisogni formativi, nell’ottica di
una corresponsabilità educativa verso i minori…

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Nella sua ultima seduta il Consiglio dei Ministri ha approvato uno schema di decreto legislativo correttivo del
decreto legislativo n. 66 del 2017, “Norme per la promozione dell’inclusione scolastica degli studenti con
disabilità” rilevante ai fini dell’inclusione scolastica.

Un obiettivo raggiunto anche grazie ai numerosi e intensi confronti che la Federazione, insieme al proprio
movimento associativo, ha tenuto nel corso di questi ultimi mesi con il Ministro Bussetti, con il Sottosegretario
Giuliano e con i Dirigenti tecnici del Ministero…

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Approvato dal Consiglio dei Ministri il decreto contenente le annunciate modifiche al D. Lgs. n. 66/17: le principali novità

Il D. Lgs n. 66/17, riguardante l’inclusione scolastica degli alunni con disabilità, avrebbe dovuto entrare in vigore con il 1 gennaio 2019. Tale data era stata poi rinviata dalla legge di bilancio 2019 al primo settembre 2019 in previsione di alcuni correttivi. Qualche giorno fa il Consiglio dei Ministri ha infine approvato le attese disposizioni integrative…

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Il Miur ha decretato che gli studenti BES e DSA svolgeranno la prova orale sulla base del percorso stabilito nel P.E.I. o nel P.D.P e senza l’utilizzo della busta.

Allegati

Un gruppo di studentesse dell’università degli Studi di Milano Bicocca sta svolgendo un progetto commissionato dalla Triennale di Milano con lo scopo di rendere più accessibile ed inclusivo il Museo del Design della Triennale.

Le studentesse hanno preso come riferimento il mondo delle persone non udenti per concentrarsi su questo target e creare delle idee nuove interessanti per rendere la Triennale uno spazio più inclusivo per tutti.

Per questo motivo chiedono un aiuto nel far compilare questo questionario online alle persone non udenti
ai fini della loro ricerca.

 

In allegato vi inviamo la circolare del Ministero dell’Istruzione del 7 maggio 2019

Le indicazioni predisposte dai tecnici del Miur sui contenuti delle tre buste: potranno esserci poesie o brani in prosa, ritagli di giornale, foto di monumenti, grafici o tabelle ma non domande prefabbricate. Ogni busta conterrà un solo tipo di materiale e il colloquio durerà massimo un’ora…

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«Tra i “punti deboli” dell’inclusione scolastica – scrive Gianluca Rapisarda, guardando in particolare agli alunni e studenti co n disabilità visiva – vi è il fatto che gli assistenti alla comunicazione e i tiflologi operano in condizioni di precarietà di ruolo, funzionale e di formazione, a causa del loro mancato riconoscimento giuridico all’interno del nostro Sistema Nazionale di Istruzione. Ma mentre per il riconoscimento dell’assistente alla comunicazione pare che il Ministero stia cercando ultimamente di dare una risposta, per l’inquadramento dei tiflologi la strada sembra ancora lunga»…

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Una recente Sentenza prodotta dal TAR (Tribunale Amministrativo Regionale) della Sicilia ha evidenziato una volta ancora che il deprecabile fenomeno delle cosiddette “classi pollaio”, ove in presenza di studenti con disabilità, il numero degli alunni ecceda quello previsto dalle norme vigenti, non solo viola la normativa sulla sicurezza e sulla prevenzione antincendio, ma, soprattutto, non garantisce la qualità della didattica, inficiando ogni tentativo di personalizzazione degli insegnamenti destinati prevalentemente agli alunni con disabilità

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