Di Cecilia Marchisio, Giovanni Merlo, Mauro Santoro, Matteo Schianchi
Un testo rivolto a tutti: alle persone con disabilità e alle loro famiglie, ma soprattutto a coloro che “lavorano”, in modo cruciale e decisivo, con le parole: i giornalisti che devono raccontare, definire e contestualizzare le storie della disabilità; gli “operatori” (assistenti sociali, terapeuti, amministratori …) che devono dare corpo a progetti, protocolli e consuetudini nell’infinita gamma delle relazioni di cura.
“Ci sono parole di uso comune come “genitore”, “terapia”, “indipendenza”, “residenza” e persino “ragazzo” che hanno un significato preciso nel vocabolario ma che possono assumerne un altro (spesso stravolto) nel quotidiano delle persone con disabilità. Parole corrette, ma da usare con attenzione, perché possono mettere in discussione gli approcci moderni e rispettosi di cui abbiamo imparato a compiacerci. Fino a nascondere discriminazioni, quando non vere forme di segregazione”.
L’introduzione del libro è di Don Mauro Santoro, responsabile della Consulta per la disabilità della diocesi di Milano, denominata esplicitamente “O tutti o nessuno”.
LINK https://www.superando.it/2024/05/27/il-peso-delle-parole-per-un-approccio-finalmente-moderno-alla-disabilita/
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