Relazione presentata dall’Ing. Giuliano Pirelli all’Assemblea del Pio Istituto dei Sordi il 22/03/2018

Parlare di VOCE oggi è una realtà largamente diffusa: digitando la parola VOCE o VOICE su Web
appaiono oggi più di 50 siti di telefonia o altri servizi specializzati. Venti anni fa questi erano temi
innovativi e il primo Sito VOICE fu creato dalla Commissione Europea, nella persona del
sottoscritto, con la collaborazione della FBL di Mortara, nella persona del dr. Angelo Paglino.

Oggi la sottotitolazione in diretta è largamente diffusa, ma negli anni ‘80 era difficile usare
telecamere e videoregistratori e interfacciarli ai primi personal computer che nascevano appena,
mentre il televideo era agli albori.

Ero tuttavia convinto che un giorno sarebbe stato possibile parlare e convertire automaticamente le
frasi in testo: a casa, a scuola, al cinema, nelle trasmissioni televisive, ovunque. Questo risultato è
stato raggiunto negli ultimi due decenni e in qualche misura la diffusione dei temi riguardanti la
Voce e il riconoscimento vocale è stata più rapida anche grazie al Progetto VOICE della
Commissione Europea, che ha contribuito allo studio, allo sviluppo e alla diffusione di ausili che
consentissero agli audiolesi di divenire membri più attivi della nostra società.

Le prime prove e la creazione nel 1996 di un prototipo convinsero il Centro Comune di Ricerca
della Commissione Europea ad affidarmi l’incarico di un progetto di Ricerca Esplorativa in tal
campo. I risultati furono così eccellenti che la Direzione Generale Società dell’Informazione della
Commissione finanziò nel 1998 un progetto per la creazione di un sistema di riconoscimento
vocale in grado di sottotitolare, in tempo reale, conferenze, lezioni scolastiche e universitarie,
conversazioni telefoniche, trasmissioni e spettacoli dal vivo.

Il progetto Voice ha promosso lo sviluppo di nuove tecnologie nel campo del riconoscimento vocale
e al tempo stesso la diffusione dell’uso di strumenti informatici ancora agli esordi, quali Internet,
rivolgendo una particolare attenzione ai bisogni degli audiolesi. Un obiettivo era quello di UNIRE,
attraverso un Sito e un Forum su Internet, associazioni, ditte, università, scuole, amministrazioni
pubbliche e chiunque altro era interessato al riconoscimento vocale. Il Forum ha contribuito alla
definizione di specifiche tecniche relative ai bisogni degli utenti audiolesi nel campo del
riconoscimento vocale e dei sottotitoli televisivi.

Il prototipo dimostrativo del Progetto ha riscosso un’attenzione particolare e, grazie alla sua
presentazione e utilizzo in oltre cento conferenze e seminari, è riuscito a sensibilizzare il pubblico
sulle esigenze degli audiolesi e sulla necessità di applicare tale approccio in tutti i settori possibili.
Anche le emittenti televisive europee e canadesi hanno seguito con interesse i lavori e ripreso
alcune idee per generare i sottotitoli in diretta delle trasmissioni. In collaborazione con la EBUEUR
(Unione Europea di Radiodiffusione) e del CENELEC (Organismo europeo di standardizzazione) si è steso un Rapporto mirante a facilitare il coordinamento degli approcci alla sottotitolazione nei diversi paesi.

Il Centro Comune di Ricerca della Commissione Europea ha il mandato di svolgere attività di
ricerca e sperimentazione di nuove idee e, pertanto, dismette i progetti giunti a maturità. Così è stato
per il Progetto VOICE, che nel 2003, Anno Europeo delle Persone con Disabilità, ha concluso il
suo ruolo organizzando la conferenza La Voce e la Disabilità, evento finale del Centro di Ricerca
per l’Anno 2003, con la partecipazione di numerose emittenti televisive europee.

Successivamente ho continuato alcune attività, come la costante collaborazione con l’Associazione
AFA e l’Associazione ALFA, della quale sono Consigliere del Consiglio Direttivo da decenni. In
collaborazione con l’Associazione onAIR di Sottotitolazione e Respeaking, che mi ha eletto
Presidente Onorario, nel 2012 abbiamo presentato onAIR nella Sala delle Colonne della Camera dei
Deputati di Palazzo Marini e abbiamo sottotitolato in diretta via web-streaming una seduta di
Euroscola del Parlamento Europeo a Strasburgo. Sempre con onAIR nel 2014 abbiamo sottotitolato
in diretta le trasmissioni via web-streaming di due grandi eventi: l’udienza di Papa Francesco
dedicata alle persone sorde e la canonizzazione dei Beati Giovanni XXIII e Giovanni Paolo II. Altri
progetti sono in fase di studio con l’Associazione Intersteno, che mi ha nominato Socio Onorario, e
con la Fondazione Pio Istituto dei Sordi, che mi ha nominato Socio Benemerito.

Sottolineo tali nomine onorarie, non per orgoglio personale ma per orgoglio per il Progetto, per
evidenziare l’interesse di tutti verso questa idea di UNIRE e DARE UNA VOCE ai sordi. Un
primo obiettivo di allora era diffondere l’uso dei sottotitoli televisivi e le applicazioni nelle scuole e
nelle università. Obiettivi attuali sono per esempio diffondere informazioni maggiori per un uso più
appropriato dei cellulari e per ottenere forme alternative di comunicazione per enti e organizzazioni
che offrono dei Numeri-Verdi, senza una alternativa via Email o Whatsapp.

Nel 2012, con la mia partenza in pensione, il Centro di Ricerca mi ha affidato la gestione del Sito
VOICE su un server esterno. Tale Sito necessita di un aggiornamento per far fronte alle nuove
modalità di accesso via computer e via cellulare. La Fondazione Pio Istituto dei Sordi ha deciso di
mettere a disposizione le risorse necessarie per sostenere tale aggiornamento, in collaborazione con
la Cooperativa Progetto Il Seme.

L’idea è quella di gestire il Sito evidenziando due Sezioni: una Sezione Attuale, in un nuovo
formato in linea con i tempi, con le informazioni sulle nuove attività, una breve storia del Progetto e
le realizzazioni più salienti, in particolare le definizioni dei bisogni degli utenti; e poi rinviare a una
Sezione Archivio, che manterrebbe in parte il formato antecedente, con tutte le conferenze
organizzate, le tesi di laurea svolte dagli studenti e quant’altro tuttora di interesse per chi opera nel
settore.

Giuliano Pirelli

Dal 1° gennaio 2018 i datori di lavoro che occupano un numero di dipendenti compreso tra le 15 e le 35 unità
dovranno coprire la quota di riserva, riferita al collocamento obbligatorio delle persone con disabilità. La
modifica alla normativa era stata introdotta con il Jobs Act (Dlgs 151/2015, articolo 3, comma 1) e fa scattare
l’obbligo di assunzione di una persona con disabilità non più nel caso di una nuova assunzione (come avveniva
fino al 31 dicembre 2017) ma contestualmente al raggiungimento della quindicesima unità computabile. …

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